Territorio
Rivalba e dintorni
Il territorio
STORIA DI RIVALBA
Il nome Rivalba deriva dal latino ripa alba, che significa “riva chiara”. Questo particolare nome deriva probabilmente dal colore bianco del terreno calcareo e viene citato per la prima volta in un documento ecclesiastico del 1260. Il patrimonio storico-architettonico del paese è una grande testimonianza di cultura e bellezza:
- il castello, imponente costruzione di origine medievale;
- la parrocchiale di San Pietro in Vincoli, risalente al XII o XIII secolo, che presenta notevoli caratteri di architettura medievale, nonostante i restauri ottocenteschi;
- la cappella di Sant’Amanzio, interamente ricostruita nel 1917;
Cosa visitare nei dintorni
DAL PIÙ VICINO AL PIÙ DISTANTE
- La Riserva naturale del Bosco del Vaj
- L’Oasi degli animali, un Parco Faunistico situato sulle colline di San Sebastiano Po (TO).
- Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, in stile gotico-romanico, probabilmente risalente all’VIII secolo, con chiesa e chiostro.
- Cocconato, uno dei borghi più belli d’Italia
- La Rocca o Fortezza di Verrua Savoia, costruita probabilmente tra il X e l’XI secolo
Appuntamenti da non perdere
Ultimo fine settimana di luglio
Festa patronale
di Sant’Amanzio
Ogni 2° fine settimana di novembre
Mostra mercato del Tartufo bianco delle Colline Torinesi
Torino e Superga
Secondo noi di Ca’ Somasso, Torino va scoperta a piedi, passo dopo passo, anche percorrendo strade e piazze con il naso all’insù, e soprattutto vissuta!
Per questo ti consigliamo alcune cose assolutamente da visitare.
La città di Torino
STORIA
Torino è il capoluogo del Piemonte ed è nota per la raffinatezza della sua architettura e della sua cucina. Elegante e sofisticata, ma anche vivace e sempre attiva, bisogna immaginare questa città come una “vecchia signora”, che non ha perso ancora il suo stile e la sua voglia di vivere!
Anche se città metropolitana, Torino è immersa nel verde: possiede oltre 300 km di viali alberati e innumerevoli parchi.
Prima Capitale d’Italia, se passi da qui, devi assolutamente scoprire la sua storia antica e moderna, come ad esempio le Residenze Reali, i palazzi e i musei, i parchi, i viali alberati, il fiume Po e le alture, i ristoranti e i caffè storici, le lunghe vie porticate e i quartieri multietnici.
Secondo noi di Ca’ Somasso, Torino va scoperta a piedi, passo dopo passo, anche percorrendo strade e piazze con il naso all’insù, e soprattutto vissuta!
Per questo ti consigliamo alcune cose assolutamente da visitare.
Cosa visitare
I NOSTRI CONSIGLI
- Il Museo Egizio
- La Mole Antonelliana e il Museo del Cinema
- Il Parco del Valentino
- Il Duomo di Torino e la Cappella della Sindone
- I Musei Reali
- Palazzo Madama
- Piazza San Carlo, Piazza Castello e Piazza Vittorio
- la Chiesa della Consolata
- I caffè storici (Caffè Confetteria Al Bicerin, Caffè Mulassano, Caffè Confetteria Baratti & Milano, Caffè Gelateria Fiorio)
La basilica di Superga
Le attrazioni a Torino sono numerose, ma, secondo noi, non si può lasciare la città senza aver prima fatto una visita alla maestosa Basilica di Superga, un tesoro settecentesco, progettato dal famoso architetto barocco Filippo Juvarra.
La Basilica si erge sul colle, da cui prende il nome, ed è visibile da tantissimi punti della città e della provincia di Torino: anche dalle nostre parti, nelle giornate terse e limpide, si riesce a scorgere il profilo, che capeggia dalla collina!
Una volta arrivati, dal piazzale della basilica, godrete di una spettacolare vista panoramica di tutta la città. Si narra che, proprio da questo piazzale, il re Vittorio Amedeo II abbia assistito all’Assedio di Torino del 1706. Proprio su quel piazzale, con la preoccupazione dell’invasore franco-spagnolo nella mente, il re ha pronunciato il proprio veto alla Madonna, promettendole un monumento in suo onore, se i torinesi fossero riusciti a resistere all’invasione. La sorte favorì i piemontesi e l’edificazione della basilica fu terminata nel 1731.
Panchine giganti
Le panchine del Big Bench Community Project
#90
Aramengo
La Grande Panchina numero 90 di Aramengo, denominata La Bonardina, di colore giallo e bordò si trova nella frazione Marmorito di Santa Maria, ad Aramengo. La panchina è ben indicata e facilmente raggiungibile tramite una strada asfaltata e sterrata.
#171
Verrua Savoia
La Grande Panchina numero 171 di Verrua Savoia di colore bianco e rosso si trova in località Collegna. La panchina è raggiungibile dalla strada provinciale 110, dopo la frazione Collegna.
#270
Chivasso
La Grande Panchina numero 270 di Chivasso di colore bianco e rosso si trova nell’area naturale, denominata Sabiuné, sulla sponda sinistra del fiume Po, nel tratto compreso tra il Ponte e la confluenza in Po del Torrente Orco.
Per maggiori info: bigbenchcommunityproject.org